acquistare immobili all'asta

Acquistare immobili all’asta: una formula per risparmiare

Secondo gli esperti acquistare immobili all’asta può rivelarsi un autentico affare, e consertirvi di risparmiare anche più del 30% rispetto ai valori di mercato.

Recenti e accreditati sondaggi mostrano che moltissimi immobili sono messi all’incanto, con un incremento del 25 per cento nel corso del 2019.

Anche se una parte consistente è costituita da strutture ricettive, si trovano anche molti immobili residenziali.

Per quanto riguarda il nostro Paese, più della metà degli immobili che finiscono all’asta sono concentrati nell’area del Nord, in particolare in Lombardia.

Come mai una casa va all’asta?

I tre principali motivi per cui accade che un immobile viene messo all’asta sono i seguenti:

1) Il privato cittadino non riesce più a pagare dei creditori e perciò questi ultimi hanno il diritto di rivalersi sulle sue proprietà.

2) Il fallimento di un’azienda che perciò va a ricadere sui beni.

3) Gli enti pubblici: se devono vendere un immobile devono farlo obbligatoriamente tramite un’asta che garantisca la massima trasparenza.

I suggerimenti per chi è interessato ad acquistare immobili all’asta

Prima di tutto è indispensabile reperire tutta la documentazione e leggere attentamente la perizia ordinata dal tribunale.

La perizia contiente una dettagliata valutazione dell’immobile e di tutte le sue caratteristiche.

Consente di consultare dati catastali, planimetria, condizioni e stato di manutenzione.

In caso si sia interessato ad acquistare immobili all’asta, è consigliabile farsi assistere da un esperto di fiducia, un consulente per esempio un tecnico. E’ una precauzione necessaria per verificare la sanabilità di eventuali abusi edilizi.

Poi è necessario verificare di avere la copertura economica necessaria per acquistare o, in alternativa, poter accedere a un mutuo.

In caso l’immobile sia abitato, bisogna controllare che nell’avviso di vendita sia inclusa la liberazione dell’immobile al momento dell’aggiudicazione. Oppure, al massimo, alla firma del decreto da parte del giudice.

In caso l’occupante non liberi l’immobile di sua volontà, la libertà sarà garantita dalle forze dell’ordine.

Quali informazioni servono e qual è il metodo migliore per trovare immobili all’asta?

Gli immobili messi all’asta si trovano (è obbligatorio) pubblicizzati in rete ma anche sui quotidiani cartacei. Nell’ordinanza del giudice c’è un paragrafo dedicato appositamente a questo aspetto.

Oltre al web e alla carta stampata, le informazioni sulle case all’asta si trovano su siti specializzati, sui siti dei Tribunali, del Notariato.

Esistono siti commerciali abilitati alla pubblicità legale come il Portale delle Vendite Pubbliche Notarili.

Il procedimento da seguire per tentare di aggiudicarsi una casa messa all’asta

Una volta esaminati i siti e confrontate le varie soluzioni si individua l’immobile da acquistare all’asta, ideale per le proprie esigenze.

A questo punto bisogna fare attenzione all’avviso di vendita che include l’indicazione del bene messo in vendita, la data, il luogo e l’ora in cui avviene l’asta.

Oltre al prezzo di partenza, la misura del rilancio minimo, il termine di presentazione delle offerte.

Controllate anche le modalità di vendita: in genere si fa senza incanto, ma eccezionalmente si può effettuare anche con.

E per concludere esaminate il sito in cui si trova la pubblicazione della perizia di stima, parte integrante del bando di vendita.

Qui si trova la descrizione dettagliata della situazione di fatto e di diritto dell’immobile.

In che modo si stabilisce il prezzo base d’asta

Sarà il perito nominato dal giudice a stabilire il prezzo base, e sempre lui a riportarlo nella perizia di stima postata sul sito internet indicato nell’ordinanza di vendita.

In questo modo si rispetta la massima trasparenza nei confronti del mercato e dei cittadini.

In corpo all’ordinanza di vendita si stabilisce il rialzo minimo richiesto in sede di gara.

Come effettuare le offerte

Punto di partenza è che la base d’asta è fissata dal giudice esecutivo che la sceglie in base alla perizia di stima dell’immobile.

Ed è sempre lui a determinare l’ammontare degli eventuali ribassi che il delegato può accogliere dopo che la prima asta è andata deserta.

Nella fase dell’offerta in busta chiusa, se si vuole avere la sicurezza che la propria offerta sia accettata non è il caso di scendere al di sotto del 25% del valore della base d’asta.

Infatti dopo la riforma avvenuta nel 2015 le aste si svolgono, nella maggioranza dei casi, come “vendita senza incanto”. E quindi l’offerente presenta l’offerta in busta chiusa.

Questa non sarà ritenuta efficace se inferiore di oltre un quarto rispetto al prezzo base indicato nel bando.

Come partecipare a un’asta

Ogni volta che una casa va all’incanto, un avviso di vendita include tutte le indicazioni fondamentali per partecipare all’asta.

Molte associazioni di professionisti delegati italiani, in particolare di notai, si occupano di questo tipo di attività su delega dei giudici.

Ogni associazione ha una struttura valida che fornisce ogni informazioni sia su appuntamento e quindi di persona che tramite i siti internet.

Per formulare la propria offerta ogni partecipante deve presentarla, nel giorno e nel luogo indicato dall’avviso di vendita, in busta chiusa che non deve avere alcun segno di riconoscimento.

All’interno ci deve essere indicato il prezzo offerto e una cauzione fissata dall’avviso di vendita. Questa in genere consiste nel 10% del prezzo base d’asta.

Nella busta devono essere inclusi le fotocopie di carta d’identità e codice fiscale, oltre agli altri documenti richiesti nel bando.

L’offerta presentata in forma anonima non viene ammessa, tranne nel caso che si dia procura a un avvocato.

Il debitore esecutato non può presentare un’offerta, ma i suoi parenti ne hanno diritto.

Si può visitare un immobile messo all’asta?

E’ importante visitarlo prima di presentare un’eventuale offerta, per rendersi conto di persona di qualche particolare omesso nella perizia e chiedere ulteriori informazioni.

Tenete presente che al momento del rilascio le condizioni dell’immobile potrebbero essere peggiori rispetto a quelle considerate in fase di perizia o a quelle esaminate durante la visita.

Per visitare l’immobile che ci interessa, è necessario chiedere un appuntamento al custode. Si richiede con una domanda semplice sul sito del ministero, oppure contattando il professionista delegato alla custodia.

A chi si consegna la documentazione per acquistare un immobile all’asta?

La documentazione si consegna alla cancelleria del tribunale oppure al professionista delegato dal giudice.

Fino al 2006 potevano essere delegati solo i notai mentre, dal 2006 in poi, sono delegati anche i commercialisti e gli avvocati.

Esiste la possibilità che in qualche tribunale si adotti una delega mista per cui all’avvocato si affidi la consulenza legale alla custodia, al commercialista il piano di riparto.

E al notaio la redazione dell’avviso, la gestione dell’asta, attraverso la raccolta delle offerte e la predisposizione del decreto di trasferimento che firma il giudice.

 Come aggiudicarsi l’immobile a un prezzo inferiore rispetto ai prezzi di mercato

Il vantaggio più appetibile che presenta l’asta degli immobili è proprio la possibilità che il prezzo della base d’asta scenda.

Con il sistema delle aste si possono infatti comprare immobili di vario tipo a prezzi particolarmente vantaggiosi.

In ogni caso chi acquista deve disporre, generalmente, tra i 60 e i 90 giorni dall’aggiudicazione, di tutta la cifra alla quale si è aggiudicato l’asta.

C’è anche la soluzione di accedere a un mutuo ma bisogna organizzarsi in tempo, rivolgendosi a istituti bancari che presentino offerte in questo senso.

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